Bene solo la Pizza e il personale: A mensa per pigrizia…

Le organizzazioni sindacali della direzione generale hanno deciso di sottoporre all’utenza della mensa di Palazzo Orizzonte Europa un questionario per poter presentare all’azienda le risultanze di quello che era evidente a tutti tranne che a chi ha deciso di non vederlo:
il servizio “ristorante aziendale” è peggiorato tantissimo dopo la riapertura post pandemia!
Il senso di questa iniziativa sta anche nella solidarietà che tutto il personale di BNL DG non ha mancato di esprimere al personale della mensa in diversi momenti: momenti in cui i piatti non erano neanche lontanamente alla temperatura, cottura e/o grado di preparazione congrui per essere serviti all’utenza.
300 questionari restituiti (tra carta e sondaggio elettronico) sono un ottimo risultato considerando che in media si servono meno di 600 pasti al giorno.
Va da sé che il ricorso massiccio al remote-working ha contribuito ad una diminuzione dell’affluenza di avventori nei locali gestiti da Elior facendo risultare alcuni discorsi pre-pandemia davvero anacronistici dopo solo 2 anni. Tutto questo si ripercuote sul guadagno del gestore che per compensare ha cercato di ridurre i costi in ogni modo possibile: in primis scaricando sul personale e poi diminuendo la varietà dei pasti serviti e anche la modalità di cottura/servizio.
Le lavoratrici e i lavoratori della Direzione Generale hanno espresso chiaramente il loro pensiero: la Banca Nazionale del Lavoro è responsabile del servizio reso! Come e a chi viene appaltato è una questione organizzativa che l’azienda cerca di risolvere come meglio crede e con i livelli di servizio che ritiene adeguati per il suo personale. Noi ci limitiamo ad osservare che questi livelli di servizio non sono soddisfacenti. Siccome per l’azienda sembra invece che tutto sia in regola, la conclusione non solo legittima, ma addirittura conseguente è che l’azienda abbia pattuito questi livelli di servizio!
Venendo ai dati:
- Il 65% dei partecipanti al sondaggio frequenta la mensa “Molto Spesso”;
- L’87% dei partecipanti al sondaggio ritiene il servizio “Peggiorato”;
- Il 55% dei partecipanti al sondaggio ritiene le porzioni (in termine di quantità) “Adeguate”;
- Il 90% dei partecipanti al sondaggio ritiene la qualità dei pasti “Non Soddisfacente”;
- Il 65% dei partecipanti al sondaggio ritiene la pulizia di locali e stoviglie “Adeguata”;
- L’85% dei partecipanti al sondaggio ritiene che il rapporto qualità/prezzo sia “Non Adeguata”.
Per un GIUDIZIO COMPLESSIVO “Negativo” per il 76% dei partecipanti al sondaggio.
Tra le risposte “aperte” (173 complessivamente – il 57% delle risposte) dopo una clusterizzazione, necessaria per poter riassumere tali dati, si ha questa situazione:
- Il 36,4% puntualizza la qualità scadente dei pasti (tra materie prime e processo di cottura);
- Il 20,2% puntualizza sulla poca varietà;
- Il 15% ci tiene a far sapere che la pizza è buona – o che mangia solo la pizza;
- Il 7,5% puntualizza che i “pasti finiscono presto” – o che molto presto diminuisce la varietà;
- Il 7% puntualizza che il personale è “gentile” e cerca di rispondere a tutte le esigenze dell’utenza;
- Il 3% segnala che non esiste più una offerta per celiaci.
Su quest’ultimo punto vogliamo soffermarci perché è l’ennesimo segnale di come questa azienda sia attenta solo alla “copertina” mentre del “contenuto” ci si preoccupa veramente poco: inclusività a parole ma esclusività nei fatti!
Tutto questo si aggiunge ad un ticket che ormai non copre più il pasto (evidentemente il recupero dell’inflazione vale solo per chi fornisce i servizi e non per le lavoratrici e i lavoratori).
Abbiamo affrontato questi argomenti in un incontro breve con l’azienda (ringraziamo Relazioni Industriali per aver capito l’importanza dell’argomento e la tempestività da questo richiesta), avremmo voluto affrontarlo con la presenza del rappresentante di Elior.
Aspettiamo dall’azienda le risposte alle questioni sotto riassunte nel primo incontro dell’anno 2023 magari una volta individuato il referente per l’appalto mensa all’interno della D.IMM:
- Garantire pasti serviti in maniera più consona;
- Varietà di cibi e uniformità di scelta durante tutto l’arco di apertura della mensa;
- Ripristinare la scelta per chi ha necessità di diete particolari dovute non solo a patologie;
- Garantire che l’eccezionale inflazione di questo anno non venga ribaltata sul personale.
Chiediamo all’azienda di prendere le adeguate misure per rendere fruibile e inclusiva la mensa e di informarci di quanto deciso nel prossimo incontro.
Roma, giovedì 15 dicembre 2022
Segreterie di Direzione Generale Roma del Gruppo BNL
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN