LA SASSATA WEB N.121 – LA VIOLENZA SULLE DONNE INIZIA DA QUI

di Milena Di Fina
La violenza sulle donne ha radici profonde e insidiose. Non inizia con le botte o la morte di una donna, quella è la fine della storia di solito. L’incipit è ben diverso, è più sottile, di difficile individuazione a volte, incomincia banalmente dalle parole: ma come ti vesti? Sei troppo scollata. A volte seguono dei divieti: tu stasera non esci con le tue amiche. Ci sono storie di donne che vanno avanti per anni in situazioni familiari simili, finiscono per essere annientate (ogni tanto anche fisicamente) dal compagno o dal marito, eppure tutto aveva avuto inizio soltanto da parole.
Le parole ci inseguono a lavoro, per esempio quando veniamo appellate “signorina” mentre ai nostri colleghi sono riservati i titoli che competono loro per carriera universitaria.
Le parole ci riducono a mera funzione togliendoci lo status di persona: divento la moglie di, la mamma di, quasi come se questo fosse più importante dell’essere la persona che ero stata fino a qualche tempo prima.
Le parole ci zittiscono, e solitamente contano di più quelle degli uomini, avendo evidentemente un peso specifico diverso dal nostro.
Le parole ci rendono acide, quello che diciamo con verve o convinzione viene spesso preso per acidità laddove agli uomini è riconosciuta competenza e autorevolezza.
Le parole ci riducono ad essere troppo giovane o troppo vecchia per fare qualcosa di importante, sicuramente meno preparate e infatti siamo pagate anche meno pur ricoprendo identici ruoli.
Le parole ci feriscono, ci fanno arrabbiare, violano la nostra intimità quando superano dei limiti: commenti non richiesti urlati dal marciapiede di fronte o fischi per strada. Le parole diventano violenza ogni volta che limitano le nostre uscite, che ci fanno deviare strada perché la sera quella via lì è troppo buia e pericolosa.
Le parole sono l’inizio di ogni violenza, alcune sono talmente radicate da non farci più caso, altre ci disarmano e comunque tutte ci rendono vulnerabili. Per questo dicevamo in principio che le botte arrivano solo alla fine, il percorso da intraprendere riguarda proprio la cultura, il cambiamento dell’uso delle parole all’interno della società e della nostra famiglia.
La violenza sulle donne è l’unico reato per il quale si chiede conto alla donna stessa ritenuta corresponsabile: “eh però se non uscivi a quell’ora…!”, “se non passavi per quella strada”, “se non portavi quella minigonna”, “se non usavi quella chat”… la violenza sulle donne inizia dalle parole.