Il 19 luglio a Piacenza sei militanti del sindacalismo di base (appartenenti a Si Cobas e USB) sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di aver costituito delle associazioni a delinquere che agivano sotto la copertura dell’attività sindacale.
Desideriamo attirare l’attenzione dei nostri iscritti e dei nostri sindacalisti sulla difficilissima situazione che in questi mesi vivono i lavoratori della logistica: a loro tutta la nostra più sincera vicinanza e solidarietà. Restiamo a disposizione, mediante i nostri canali ufficiali, a raccogliere richieste di aiuto e di interlocuzione. Se possiamo essere utili alle donne e agli uomini che si impegnano con fatica in quel settore produttivo, peraltro strategico nei mesi bui alle nostre spalle, noi ci siamo.
UNISIN da sempre ritiene fondamentale il rispetto delle prerogative della magistratura e pertanto confidiamo nel fatto che luce sarà fatta su questa vicenda.
Nondimeno sentiamo dovere di sostenere la raccolta firme lanciata mediante questo form: https://forms.gle/q2h1BwwhVmVhkCKy7
Da anni la libertà sindacale nel nostro paese è sotto attacco: desideriamo ricordare il valore costituzionale della libertà sindacale e del conflitto sociale, anche duro. Essi vanno certamente esercitati nei limiti posti dalle regole, le quali tuttavia da tempo tendono a comprimere sempre di più gli spazi di lotta e di rivendicazione.
UNISIN BNL crede nella libertà, non rinuncerà mai alla difesa della democrazia: la libertà sindacale è un valore inestimabile e noi saremo sempre pronti a difenderla e a lottare per essa.